Lo smaltimento dell' amianto
L'amianto è un minerale presente in natura costituito da silicati a struttura cristallinae fibrosa. La bassa conducibilità termica e l'elevata resistenza agli agenti chimici ed alla trazione, sono alla base dell'elevato potere isolante e coibentante dell'amianto. Molto diffuso in natura, può essere anche filato o tessuto, con eccezionali caratteristiche di incombustibilità e coibenza, ovvero capacità di isolante termico, elettrico o acustico.
La presenza di materiali contenenti amianto in un edificio non comporta di per sé un pericolo per la salute degli occupanti. La pericolosità dei materiali contenenti amianto, dipende dall'eventuale rilascio di fibre nell'ambiente; l'inalazione delle fibre stesse provoca malattie dell'apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare e mesotelioma).
Il rischio aumenta con l'aumentare della friabilità del materiale contenente amianto.I materiali friabili, come soffitti spruzzati a scopo antincendio, anticondensa o fonoassorbente (cemento acustico), o il materiale spruzzato su travi, tubazioni e caldaie, possono liberare le fibre spontaneamente, ad esempio a causa di infiltrazioni di acqua, correnti d'aria (forti venti), vibrazioni dei materiali che lo contengono.
I materiali ancora compatti o poco friabili, quali i pannelli o tramezzi isolanti, coperture costituite da lastre piane o ondulate (tipo Eternit), canne fumarie, alcuni pavimenti in linoleum e cassoni idrici, possono liberare le fibre di amianto sole se danneggiati, resi pulverolenti facendo uso di attrezzi quali: trapani, smerigliatrici, lime ecc.