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L’India continua a solarizzare i canali

L’India si è posta un ambizioso obiettivo nel settore dell’energia solare. Per non mancarlo è disposta a sostenere la diffusione del  fotovoltaico  ad ogni costo, mettendo a disposizione per i nuovi impianti anche i propri  canali d’irrigazione. Le intenzioni del Governo, come annunciato dal Ministero delle energie nuove e rinnovabili sono quelle di allacciare alla rete entro la fine del 2017 almeno  100 MW di capacità fotovoltaica, grazie a  centrali solari  costruite direttamente sopra ai canali artificiali o i loro argini.  Il progetto, parte dell’ultimo piano quinquennale di sviluppo di Nuova Delhi, sarà sovvenzionato dallo stato centrale per almeno il 30% dei costi stimati, ovvero ben 154 milioni di dollari. Il secondo impianto di questo tipo stato inaugurato solo la settimana scorsa dal segretario generale dell’ONU,  Ban Ki-moon, nel distretto di Vadodara, nello stato occidentale del Gujarat. La centrale da 10 MW di potenza è composta da  33.800 pannelli solari montati su delle impalcature d’acciaio a coprire  3,6 km del canale di irrigazione della zona.

 

Collegato alla rete statale, la sua produzione elettrica è completamente destinata a soddisfare la domanda dalle  stazioni di pompaggio per l’irrigazione del territorio. In una giornata il “fotovoltaico sul canale”, fino a 50 kWh, ma le intenzioni dei progettisti è quello di ampliare ulteriormente la potenza. In questo modo sono stati risparmiati ben 16 ettari di terreno (l’equivalente richiesto da un impianto a terra), preservando anche circa 90 milioni di litri di acqua dall’evaporazione ogni anno grazie all’ombreggiamento offerto. Completato in meno di sei mesi e con almeno un quarto di moduli rigorosamente “made in India”, l’opera è costata ben 18,3 milioni. Durante il breve discorso d’inaugurazione Ban, ha affermato che osservando il canale ha visto “molto più che i pannelli luccicanti. Ho potuto scorgere il futuro dell’India e il futuro del nostro mondo.  Questa istallazione mostra come un progetto può avere molteplici usi finalizzati alla conservazione del territorio e allo sviluppo delle energie rinnovabili”.